Ottobre ci sta regalando delle giornate limpide e assolate, perfette per una gita fuori porta. Così qualche giorno fa sono stata ad Agropoli, borgo medievale all’inizio del Cilento, raggiungibile agevolmente da Salerno con il treno in poco più mezz’ora. Ho scattato la prima fotografia al promontorio di Agropoli con in cima il Castello aragonese.
Incuriosita, mi sono incamminata lungo gli antichi scaloni che in passato costituivano l’unica via di ingresso alla zona fortificata e che rappresentano uno dei pochi esempi di accesso a gradoni ornati da merli percorribili ancora oggi.
Il portale all’inizio del centro storico è decorato con lo stemma marmoreo degli ultimi possessori feudali della città, i Duchi Delli Monti Sanfelice.
Da lì, si sale verso la fortezza di Agropoli percorrendo stradine e vicoli così caratteristici da aver ispirato Giuseppe Ungaretti che raccontando il suo viaggio in Cilento del 1932 nell’opera Il Deserto e dopo scrisse: “Un’unica strada che le case fanno stretta, che bruscamente diventa quasi verticale”.
Il Castello è visitabile gratuitamente nei giorni di apertura che variano in base al periodo dell’anno. Risalente all’età bizantina, la fortezza si presenta oggi con l’aspetto assunto in seguito agli interventi dell’età angioina e aragonese: è a pianta triangolare con tre torri circolari.
All’interno del Castello, la parte centrale chiamata Piazza d’Armi è adibita a giardino e a teatro all’aperto.
Sono visitabili anche altri ambienti interni, che ho trovato davvero suggestivi.
Da ogni punto del Castello di Agropoli si gode una splendida vista sul mare.
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