Come vi ho anticipato nell’ultimo post, sono stata a Venezia per ripercorrere l’itinerario descritto da Dan Brown nel suo ultimo libro Inferno.
Sono arrivata in treno e subito ho riconosciuto la Chiesa di fronte all’edificio ferroviario che è citata nel volume: “…ad un passo, al di là del canale, la caratteristica cupola verderame di San Simeon Piccolo si stagliava nel cielo…il pronao con colonne marmoree si rifà chiaramente all’ingresso del Pantheon di Roma” (pag. 338).
Sono arrivata in treno e subito ho riconosciuto la Chiesa di fronte all’edificio ferroviario che è citata nel volume: “…ad un passo, al di là del canale, la caratteristica cupola verderame di San Simeon Piccolo si stagliava nel cielo…il pronao con colonne marmoree si rifà chiaramente all’ingresso del Pantheon di Roma” (pag. 338).
Il protagonista di Inferno, Robert Langdon, arriva a Venezia con l’esigenza di raggiungere al più presto Piazza San Marco. Quindi, suo malgrado, è costretto ad optare per un trasporto rapido: “I vaporetti erano notoriamente lenti e il taxi era di certo un’opzione più veloce” (pag. 339).
I vaporetti sono effettivamente lenti, ma la traversata della laguna è davvero piacevole, con un susseguirsi di siti culturali incantevoli, molti dei quali citati da Dan Brown: “Davanti a loro si ergeva il famoso ponte di Rialto, il punto che segna la metà del tragitto verso Piazza San Marco” (pag. 344).
Le numerose gondole davanti la piazza catturano l’attenzione di Robert Langdon: “Nelle acque agitate, quegli scafi snelli lunghi quasi dodici metri e pesanti circa trecentocinquanta chili sembravano piuttosto stabili” (pag. 346)
insieme al “… campanile di mattoni rossi di San Marco, in cima al quale un dorato arcangelo Gabriele guardava in basso dalla vertiginosa altezza di novantotto metri” (pagg. 346-347)
e, più avanti, al Ponte dei Sospiri “Langdon si voltò a guardare lo stretto corso d’acqua e il passaggio coperto e decorato… quel passaggio coperto era servito da collegamento tra Palazzo Ducale e le prigioni, dove i detenuti languivano…” (pag. 349).
Poi finalmente Robert Langdon e Sienna scendono a Piazza San Marco e proseguono a piedi. Troverete le foto del loro percorso nel prossimo post…
bellissimo post e fantastiche foto per un luogo immortale!!!!
RispondiEliminaCara Mimma, non c'è definizione migliore per Venezia!
Eliminabellissimi scatti wow! Venezia non delude mai! :D
RispondiEliminaGrazie Manuela, infatti per me è sempre un'emozione tornare a Venezia...
EliminaWow!!!
RispondiEliminaMauri